Le fonti rinnovabili sono l’arma più importante che possediamo per combattere il problema del clima. Dall’eolico al fotovoltaico fino all’energia aerotermica, geotermica, idraulica ma anche la biomassa. Lo scopo comune è quello di produrre energia pulita. La Commissione Europea aggiunge gas e nucleare tra le fonti verdi ma gli esperti si oppongono alla proposta di includerle nella lista delle fonti energetiche green (tassonomia).

L’obiettivo è fornire un chiaro quadro gerarchico delle fonti energetiche sostenibili, definendo quali siano quelle che possono dirsi green per la sostenibilità del Pianeta in relazione agli obiettivi del Green Deal europeo secondo precisi criteri da rispettare per essere definite tali. Il gas naturale e il nucleare possono considerarsi fonti verdi solo nel caso in cui contribuiscano al raggiungimento di un futuro totalmente sostenibile e privo di emissioni.

La bozza del testo è stata pubblicata il 31 dicembre 2021 e contiene tutte le regole fondate sul giudizio scientifico di esperti del settore. Da esso dipendono i futuri investimenti europei in ambito energetico.

Quali sono, secondo la Commissione Europea, i criteri che tutte le nuove centrali a gas dovranno rispettare per poter rimpiazzare le vecchie?

  • Innanzitutto la produzione di emissioni dannose non dovrà superare i 270 grammi di CO2 per ogni kilowattora. È un limite decisamente inferiore rispetto a quello delle odierne centrali, ma molto più alto rispetto a quello consigliato dagli esperti a cui si è rivolta la Commissione, che avevano fissato la soglia a 100 grammi.
  • I permessi per la realizzazione delle nuove centrali dovranno essere richiesti entro e non oltre il 31/12/2030.
  • La produttività delle nuove centrali non dovrà superare il 15% rispetto a quella delle centrali dismesse.
  • Le nuove installazioni dovranno produrre con gas a emissioni ridotte.
  • Dal 2026 i nuovi impianti dovranno sfruttare minimo il 30% di gas rinnovabili (per esempio idrogeno verde o biogas), per poi passare al 55% dal 2030, puntando ad effettuare una transizione integrale entro il 2035.

Quali saranno invece le regole per le centrali nucleari?

  • Non ci sono norme ben definite e tempistiche da rispettare per le nuove centrali nucleari, possiamo dire in accordo con la Commissione, che sono sostenibili solo quelle che non danneggiano l’ambiente e le cui scorie nucleari vengano smaltite correttamente. Le autorizzazioni per la loro costruzione dovranno essere pronte prima del 2045.
  • Le centrali esistenti dovranno essere riqualificate secondo i criteri stabiliti dalla Commissione per poter essere considerate sostenibili.

Il parere dell’Europa è frammentato: al Parlamento e al Consiglio dell’Unione Europa spetta il giudizio finale

Il documento deve essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea, ai quali spetta l’ultima parola. Entrambe le istituzioni hanno a disposizione 4 mesi di tempo per approvare o respingere il testo.

L’Europa è divisa sulla questione: il gas naturale bruciato nelle centrali produce una quantità decisamente inferiore di emissioni rispetto al carbone, tuttavia emette sostanze che diffondendosi in atmosfera, contribuiscono al riscaldamento globale. Mentre per quanto riguarda le centrali nucleari il livello di emissioni è nullo, in compenso rischiano di avere un impatto ambientale molto elevato se le scorie radioattive non vengono smaltite in sicurezza.

Francia, Repubblica Ceca, Finlandia, Polonia promuovono il nucleare e anche il gas naturale, Germania, Austria, Lussemburgo come altri paesi hanno basato la loro strategia d’investimento su altre tecnologie a minor impatto ambientale per realizzare la transizione energetica.

Nessuna licenza verde spetta per il momento a gas e nucleare: ecco il parere degli esperti

Gli specialisti della Commissione chiamati ad esprimere il loro parare sulla questione hanno bocciato la bozza normativa che stabilisce in quali circostanze, gas naturale e nucleare, possono essere considerate fonti verdi, respingendo la proposta della Commissione.

Gli esperti si schierano principalmente contro il nucleare poiché non rispetta il dogma del “non nuocere significativamente” alle altre attività. Non tutela risorse idriche, ecosistemi e biodiversità, non previene l’inquinamento. In riferimento al gas naturale, a meno che non vi sia un drastico calo delle emissioni, quindi non oltre ai 100 grammi di CO2 per kilowattora, tale fonte non potrà essere valutata come sostenibile.

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